St. Horto : L’orto urbano interattivo di OFL Architecture + Federico Giacomarra

Presentato per la prima volta alla Maker Faire di Roma, St. Horto è un primo prototipo di orto urbano interattivo progettato da  Francesco Lipari, Vanessa Todaro (OFL Architecture) e Federico Giacomarra. Il progetto, vincitore nel 2012 dell’ Horto contest, ha il merito di creare una sinergia perfetta tra architettura, natura, musica e tecnologie sociali. Il nome è un gioco di parole tra la lingua italiana e inglese, definendo il giardino come uno spazio sacro ed esaltandone allo stesso tempo la forma irregolare dello spazio (st-orto),  proporzionato con estrema cura. La forma nasce dall’osservazione dei metodi di filatura meccanico e manuale, e il risultato è un luogo dinamico e intrigante, un paesaggio composto da elementi simili a grandi arpe che coinvolge tutti i sensi.

Il giardino è stato realizzato sul terrazzo del Palazzo dei Congressi dell’Eur, ed è composto da piccoli orti coltivabili, posti a sedere, e un sistema di illuminazione interattivo. La musica diffusa è modulata da una serie di variabili ambientali, come l’umidità,  la velocità del vento, e le voci delle persone. Inoltre, le arpe sono dotate di sensori che permettono di manipolare i suoni tramite il tatto. Le piante del giardino possono essere monitorate e irrigate a distanza tramite social network.

The name “St. Horto” is a pun, between Italian and English language. The two words “Horto” and “St” give at the same time the idea of a sacred, intimate garden and of something crooked, apparently disordered but full of life, just like a plant. Together they represent the irregular geometry (crooked or oblique) but highly controlled architectural design of the garden.

All images © Another Studio

 
 

Related V