Gruppo Ottomani

Quattro giovani designer, quattro menti creative, otto mani. Conosciamo meglio il gruppo Ottomani, studio di grafica e comunicazione visiva con base a Roma.

 

Cominciamo ovviamente con alcune domande di rito: come nasce il gruppo Ottomani, chi ha scelto il nome e chi sono i personaggi animati raffigurati nel vostro sito web?

 

Roma, tangenziale est direzione S. Giovanni: non ricordo dove fossimo diretti, ma dentro un’Opel Corsa grigia uno di noi quattro si gira e dice: “…e se formassimo un gruppo per portare avanti progetti sperimentali al di fuori del nostro lavoro?” Più o meno ce lo ricordiamo così l’inizio…
Ci piace giocare, e il mondo “ottomano” è nato spontaneamente per dare vita a qualcosa di colorato e senza pensieri. Tra quei personaggi ci siamo anche noi, ormai chi ci conosce lo sa e capita anche che qualche amico chieda “ma il leone che fa stasera?”. Col tempo anche altri si sono divertiti ad identificarsi in qualcuno di loro.

 

Da dove venite e dove volete arrivare?

 

Da Roma in giù, ci siamo incontrati all’università e abbiamo studiato per 5 anni insieme. Vogliamo arrivare al punto di avere la piena libertà di scelta, per fare questo lavoro con passione e basta.

 

Come avete sviluppato il vostro stile? Credete sia importante averne uno o pensate sia più importante essere versatili e mutevoli nel tempo?

 

Probabilmente non è qualcosa che si sceglie a prescindere, ma una conseguenza diretta dei propri gusti e scelte formali. Avere uno stile è importante, rende riconoscibili i tuoi lavori e contribuisce alla costruzione di un’immagine.
Quando si affronta un progetto però sono tanti i fattori che entrano in gioco influenzando il risultato finale, come ad esempio il gusto, i desideri e le esigenze del cliente, che costituisce sempre una nuova sfida con cui confrontarsi e da cui imparare qualcosa. Inoltre sarebbe un errore approcciare progetti completamente diversi con soluzioni esteticamente simili, in questo senso lo stile di un gruppo dovrebbe essere identificato più che altro con una particolare cura di alcuni dettagli.


Perchè Roma? Mai pensato di trasferire il vostro quartier generale altrove? E dove?

 

Siamo partiti da Roma, ma ci piace pensare che questo lavoro non ha alcun confine geografico: per ora abbiamo già due piedi, o sarebbe meglio dire “due mani”, in Svezia.

 

Quando lavorate a qualcosa, mediamente, quanto tempo impiegate? Avete delle scadenze che vi imponete oppure siete abbastanza liberi di alternare momenti di produttività frenetica a momenti di pausa e riflessione?

 

Dipende fortemente dal progetto, e naturalmente ci sono sempre delle scadenze imposte dal cliente o dal termine ultimo per presentare un’idea ad un concorso, ma in ambiti creativi e in tutte le libere professioni capita sempre di avere periodi di lavoro più serrato e altri in cui si è un po’ più scarichi.

 
 
 
 

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Pizza ai 4 colori – Stop motion project

 
 
 
 

Nell’era dei social network e del file sharing, credete sia facile collaborare a distanza o credete che lavorare gomito a gomito costituisca comunque un valore aggiunto?

 

Lavorare a distanza è possibile, e con molti dei nostri clienti e collaboratori portiamo avanti interi progetti senza vederci mai o quasi, che siano a Roma, in Italia o all’estero. Non ci siamo fatti spaventare neanche da 10 ore di fuso orario! In alcuni casi però (come ad esempio i video), lavorare gomito a gomito è una necessità, oltre che un valore aggiunto. Quando all’inizio di un progetto si fa brainstorming insieme, il confronto umano è fondamentale, ti permette di poter cogliere le sfumature di un’idea buttata lì e ragionarci insieme, lasciandosi influenzare anche a livello empatico con quei tempi e modi che i rapporti virtuali non riusciranno mai a ricreare. Ed è questo che fa la differenza tra lavorare da soli o in un gruppo, il vero valore aggiunto è il confronto.
Di conseguenza quasi tutti i progetti, per lo meno quelli più articolati, iniziano con la condivisione: una indigestione ed un rigurgito incontrollato di idee…si sa, il tocco personale permette ad un progetto di distinguersi dagli altri, ma 8 occhi vedono meglio di 2, e 4 teste “sentono” meglio il progetto e lo rendono più solido.

 
 
 
 

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Forme meravigliose – “Lavoro manuale di qualità” – Video contest

 
 
 
 

Sappiamo che vi occupate in gran parte di web e graphic design ma avete esperienze contaminate anche nel mondo della musica. Come è nata l’idea del video per il contest per un videoclip per il brano “Rock your soul” di Elisa?

 

Alla radio un amico ha sentito parlare di un video contest per il debutto negli USA di Elisa. La scelta era tra una decina di brani tra i quali Rock your soul. L’idea ci è subito piaciuta molto, e ci è sembrato un ottimo primo progetto per gli Ottomani. Siccome in quel periodo lavoravamo tutti come dipendenti o collaboratori per altri studi o società, potevamo lavorare al video solo la sera, la notte e durante il weekend. Ridiamo ancora oggi delle cene malsane a base di pizza fatta in casa e risotti dai nomi improbabili, frutto di contaminazioni e riti legati alla terra di origine di ciascuno di noi, la dipendenza da patatine ikea (quelle con la panna acida), le strimpellate alla chitarra durante i render, lo storyboard più ingombrante mai concepito. La scena 9, rimasta vuota fino al termine delle lavorazioni ed ancora oggi un mistero non risolto, i nomi buffi dati ai protagonisti delle scene, presi dal nostro passato condiviso e non, dalle nostre esperienze con l’insegnante di inglese oppure dalla situazione politica di quei giorni (fondamentalmente la stessa di ora).
In realtà questo non manca quasi mai…quando devi lavorare 7 giorni su 7 giorno e notte, un po’ di delirio rende tutto più divertente e sopportabile. Al di là di questo, ne è uscito fuori un lavoro (il nostro primo video insieme) che ci ha dato una grande soddisfazione, che è stato capito e apprezzato molto anche dallo staff e dai fan di Elisa, e una vittoria che ci ha dato la giusta visibilità e la spinta per iniziare a lavorare insieme più seriamente. Qualche mese dopo avevamo tutti lasciato i nostri impieghi da dipendenti.

 
 
 
 

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Rock your soul – Elisa video contest

 
 
 
 

E la collaborazione con Gaia Riva?

 

Gaia ci ha conosciuti proprio grazie al video di Rock your soul. Con lei abbiamo fatto un primo videoclip per la canzone Bianco e nero, ci siamo trovati bene e abbiamo collaborato ad altri due progetti: l’animazione per l’esibizione live di Sertralina 50mg e il videoclip per il lancio del suo ultimo album, del brano 20 ragioni (per stare con me) per il quale abbiamo collaborato con l’illustratrice Ilaria Meli.

 
 
 
 

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20 Ragioni (per stare con me) – Videoclip

 
 
 
 

La grafica è la vostra unica ragione di vita, o siete impegnati anche in altri settori?

 

La grafica è una nostra grande passione, non la nostra vita. Ognuno di noi ha altri “grandi amori” che coltiva in modo più o meno professionale: l’arte, il design, la musica, la lettura, il cinema, la cucina…i viaggi! E ogni lunedì giochiamo insieme a pallavolo.

 

In Italia, oggi, chi ha secondo voi uno stile davvero originale? E all’estero?


Dipende dall’ambito della grafica. In generale ci piace chi sperimenta, la curiosità fa la differenza… e ci piacciono le contaminazioni. Questo ci porta a cercare di continuo situazioni stimolanti, come ad esempio il workshop di street­art e stencil a cui abbiamo partecipato insieme qualche settimana fa e che ci ha dato l’opportunità di approfondire alcune conoscenze su questa tecnica, sul panorama internazionale legato ad essa, e di conoscere personalmente uno dei maggiori street artist nostrani, Lucamaleonte.

 

Per concludere parlateci dei vostri progetti futuri.

 

Per il momento una nuova sede. Un po’ più grande di quella precedente e più adatta alle nostre esigenze. Ed un breve viaggio a Lione per la Festa delle Luci. Poter vedere le opere di 90 progetti artistici provenienti da tutto il mondo speriamo ci dia una quantità enorme di nuovi stimoli.
E poi un paio di idee per realizzare uno dei nostri più grandi sogni: diffondere la cultura della grafica, quella fatta responsabilmente, anche nelle fasce d’età più giovani…ma è troppo presto per parlarne!

 

Link utili
gruppoottomani.com
ottomani youtube
ottomani vimeo

 

All images © Gruppo Ottomani

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